Il vantaggio “sleale” del medico estetico di successo.

Quando parlo di medico estetico, sia chiaro che includo implicitamente anche chi fa della chirurgia estetica o plastica. Chiaramente non potrei far altrettanto quando parlo di medicina estetica non invasiva, in quel caso non rientrerebbe la chirurgia.

Ma veniamo a noi.

Il bello del mio lavoro, oltre a conoscere tanti professionisti del settore, è soprattutto quello di avere la possibilità di guardare dall’esterno alcune situazioni, scrutare e direi anche studiare, quelle che sono le differenze, o in alcuni tratti, le similitudini tra i vari medici professionisti.

Il bello di tutto ciò è constatare come alcuni luoghi comuni molto diffusi accumunano determinati medici estetici, e delineano la linea di confine con un’altra frangia totalmente diversa di medici estetici.

Di fatti le categorie di cui ti voglio parlare non si dividono tra medici estetici e chirurghi, o tra dermatologi e plastici, ma tra medici estetici di successo e medici estetici mediocri.

 

Qual’è la differenza tra medico estetico di successo e medico estetico mediocre?

Parto dal secondo gruppo.

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Vuoi un marketing di medicina estetica efficace? Trasforma il tuo studio medico in un potentissimo magnete attira-pazienti.

Scopri come creare il tuo marketing in medicina estetica in maniera efficace e diventare un’autorità del settore nella tua zona.

Per quanto tu sia convinto di essere “solo” un medico, devi cominciare a comprendere quanto prima che sei allo stesso modo anche un imprenditore.

Prima ti metti in testa che essere un medico estetico e libero professionista non significa appartenere ad una categoria a se stante, prima ne usciamo fuori.

Chiarisco ancora un po’ il concetto.

Sei un medico estetico, in libera professione. Hai un tuo ambulatorio medico, hai una tua partita iva, paghi le tasse, fai la denuncia dei redditi, forse ti lasciano scaricare qualche spesa per l’attività, se vai a lavoro guadagni e se guadagni mangi, altrimenti nada de nada, quindi zero.

Perciò sei proprio come qualsiasi altra partita iva italiana.

Ti faccio questo preambolo solo per avvisarti che per me sei un imprenditore, un libero professionista se preferisci, ma il risultano non cambia.

Come imprenditore e libero professionista devi occuparti tu del marketing della tua attività. Non puoi sottovalutarlo!

Quindi ora sai che nel corso di questo vero e proprio mini report sul marketing in medicina estetica,  userò termini tabù per la tua professione e nel tuo ambiente. Termini come vendere, marketing, proposte commerciali e così via ..userò questi termini come le parolacce piu’ aberranti.

E ti spiego subito in maniera pratica il motivo.

Per me, se hai fatto un intervento ad un tuo paziente, hai venduto la tua professionalità. Punto.. concetto lineare e concreto.

Bisogna che ne usciamo fuori a piedi pari da questo imbarazzo completamente ipocrita e che non fa altro che affossare migliaia di medici liberi professionisti ogni giorno.

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L’aspetto che non puoi più sottovalutare se vuoi il tuo studio medico pieno di pazienti e il tuo conto pieno di soddisfazioni.

Siamo nel 2017, al momento in cui scrivo questo articolo, e credo che comunque in futuro le cose non andranno diversamente per il tuo studio medico, anzi.

E’ ora di guardarci dritti allo specchio, dritti negli occhi, e cercare dall’ultima volta che l’abbiamo usata, la sopita e dolorante volontà che ci consente di guardare in faccia alla realtà.

L’aspetto che non puoi più sottovalutare al giorno d’oggi, se vuoi che il tuo lavoro sia in continua ascesa, che i tuoi guadagni non subiscano mai un declino, che la tua soddisfazione per ciò che fai sia sempre alle stelle, che ci sia sempre un riscontro reale – tra GUADAGNI monetari e di fama- per ciò che fai, è che la realtà virtuale come viene definita, al giorno d’oggi, può solo portare risultati molto più concreti di quello che tu credi rispetto alla realtà materiale.

Ti spiego meglio così evitiamo sin da subito fraintendimenti. Chi come noi è nato dagli anni ’80 ad andare indietro, ha subito e vissuto un fortissimo cambiamento della società.

E da un punto di vista è una bella fortuna, perché sappiamo com’era il mondo prima dell’avvento di internet.

Da tale svolta, non tutti ci siamo adattati alla perfezione e chi più e chi meno, tutti ormai siamo immersi in un oceano infinito di informazioni che si propagano intorno a noi alla velocità della luce. Si perché ormai, la velocità della comunicazione tra le persone viaggia alla velocità della luce.

Scrivi messaggio – invii messaggio – riceve messaggio – fine.

E la cosa rivoluzionaria e sconcertante rispetto a qualsiasi altra grande rivoluzione culturale avvenuta in passato, è la portata del “messaggio”. Se escludiamo cose materiali che si possono toccare, il resto è praticamente condivisibile alla velocità della luce!

Una cosa pazzesca se solo ci fermiamo a riflettere dal punto di vista evoluzionistico. Mentre dal punto di vista pratico, lo sappiamo benissimo e ci siamo già abituati, abbiamo già inglobato nelle nostre vite queste nuove forme di comunicazione, e chi più chi meno, ne facciamo grande uso.

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Vuoi smettere di litigare con la tecnologia e raccoglierne solo i benefici?

<<Ho un rapporto catastrofico con la tecnologia: se passo sotto ad un lampadario a gocce si mette a piovere.

(Woody Allen) >>

Non so se è l’età che avanza, ma spesso mi ritrovo a pensare come riuscirò a sopravvivere tra 30 anni, e come potrò districarmi dall’onnipresente tecnologia.

Mi immagino la tecnologia di oggi decuplicata e purtroppo per me, non ho grandi aspettative di uscirne mentalmente incolume.

Purtroppo mi vedo completamente messo a KO, arreso e fagocitato da quella che doveva essere una grande svolta per l’uomo e per lo sviluppo dell’umanità:

L’evoluzione tecnologica.

 

Certo che sto drammatizzando. Meno che sul mio futuro però…

Si perché non si può mettere in dubbio che la tecnologia ha trasformato completamente il nostro modo di vivere. Ci ha dato una vera e propria spinta propulsiva nello sviluppo di tutte le attività dell’uomo.

E’ inutile elencarne i vantaggi che ci ha portato, come altrettanto inutile in questo post, elencare gli svantaggi, o meglio, le conseguenze non calcolate che la rapida evoluzione tecnologica ci ha portato a corredo.

Fatto sta che, senza soffermarci alla rivoluzione industriale e facendo un piccolo balzo in avanti, da quando la tecnologia ha iniziato a diventare prodotto di consumo tra la popolazione, le nostre vite si sono legate in maniera crescente e sempre più dipendente ad apparecchi tecnologici di ogni tipo.

Nonostante tutto, non tutte le persone hanno la stessa dimestichezza e disinvoltura nell’usare la tecnologia. C’è chi ha un po’ di difficoltà a capire come utilizzarla e chi invece sembra un alieno per quanto ne ha padronanza.

Infatti, io ad esempio, sono uno di quelli che dopo aver fatto qualche prova e dopo aver svolto qualche test giusto per prendere un po’ di confidenza con la tecnologia di turno, nel giro di qualche settimana riesco ad essere completamente autonomo e disinvolto nell’utilizzare la lavatrice in casa. (ironia alla massima potenza)

Ora capisci perché ho paura di vedermi fra 30 anni?

Giustamente ti chiederai cosa c’entrano le mie crisi di panico nei confronti della tecnologia con il tuo studio medico.

 

Un collegamento lineare te l’ho assicuro c’è.

 

Una delle frasi che mi sento ripetere spesso durante le consulenze è tipo:

“No guarda, io con la tecnologia sono completamente negato/a. Quindi preferisco fare tutto con le mie mani..”

“Ho provato a farmi aiutare da qualche apparecchiatura ma proprio non riesco a utilizzarla. Non ne capisco niente. Mi fa innervosire e poi finisce che compro il macchinario ma non lo utilizzo più, come mi è già capitato con…”

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