Medicina estetica non invasiva: Chirurgo estetico pentito, addio bisturi.

Dire addio al bisturi e riportare indietro comunque di diversi anni le lancette dell’orologio con la medicina estetica non invasiva, oggi si può.

Almeno per molti trattamenti come lifting non chirurgico, la lipoemulsione sottocutanea (LESC), la blefaroplastica non chirurgica, le onde d’urto per la cellulite e tante altre metodiche moderne, è così.

Ottenere degli ottimi risultati senza alterare la naturale fisionomia della persona, senza punti di sutura, senza nessun esito ma soprattutto senza l’ “isolamento sociale” per il paziente dopo l’intervento chirurgico.

Se sei un chirurgo plastico o un medico estetico e non credi nell’utilizzo di macchinari per la medicina estetica, devi assolutamente leggere questo articolo.

Fino a solo qualche anno fa un titolo come quello che ho usato per questo articolo, avrebbe fatto cadere dalla sedia qualsiasi chirurgo plastico.

Oggi invece, con la continua e velocissima evoluzione tecnologica, è bene per il chirurgo e medico estetico, far attenzione a quanto il mondo stia cambiando, per il bene del suo ambulatorio medico, della sua carriera e del suo futuro.

Se sei un chirurgo o medico estetico, è bene che leggi attentamente questo articolo, cosicchè un giorno tu non dica “hanno vinto i cattivi”.

Parlare di macchinari e apparecchiature estetico-medicali a chi fa chirurgia plastica ed estetica, per la maggior parte delle volte è come parlare di UFO a chi non ci crede. Con la differenza che gli Ufo esistono!

Scherzi a parte, credo che questo atteggiamento di diffidenza possa dipendere da tre fattori:

  1. Pretendere dalle apparecchiature gli stessi “risultati” della chirurgia
  2. Non aggiornarsi sulle novità, quindi non credere a prescindere nelle tecnologie
  3. Paura di acquistare quello che a Roma viene definito “na sola” (tecnicamente parlando)

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