<<Ho un rapporto catastrofico con la tecnologia: se passo sotto ad un lampadario a gocce si mette a piovere.
(Woody Allen) >>
Non so se è l’età che avanza, ma spesso mi ritrovo a pensare come riuscirò a sopravvivere tra 30 anni, e come potrò districarmi dall’onnipresente tecnologia.
Mi immagino la tecnologia di oggi decuplicata e purtroppo per me, non ho grandi aspettative di uscirne mentalmente incolume.
Purtroppo mi vedo completamente messo a KO, arreso e fagocitato da quella che doveva essere una grande svolta per l’uomo e per lo sviluppo dell’umanità:
L’evoluzione tecnologica.
Certo che sto drammatizzando. Meno che sul mio futuro però…
Si perché non si può mettere in dubbio che la tecnologia ha trasformato completamente il nostro modo di vivere. Ci ha dato una vera e propria spinta propulsiva nello sviluppo di tutte le attività dell’uomo.
E’ inutile elencarne i vantaggi che ci ha portato, come altrettanto inutile in questo post, elencare gli svantaggi, o meglio, le conseguenze non calcolate che la rapida evoluzione tecnologica ci ha portato a corredo.
Fatto sta che, senza soffermarci alla rivoluzione industriale e facendo un piccolo balzo in avanti, da quando la tecnologia ha iniziato a diventare prodotto di consumo tra la popolazione, le nostre vite si sono legate in maniera crescente e sempre più dipendente ad apparecchi tecnologici di ogni tipo.
Nonostante tutto, non tutte le persone hanno la stessa dimestichezza e disinvoltura nell’usare la tecnologia. C’è chi ha un po’ di difficoltà a capire come utilizzarla e chi invece sembra un alieno per quanto ne ha padronanza.
Infatti, io ad esempio, sono uno di quelli che dopo aver fatto qualche prova e dopo aver svolto qualche test giusto per prendere un po’ di confidenza con la tecnologia di turno, nel giro di qualche settimana riesco ad essere completamente autonomo e disinvolto nell’utilizzare la lavatrice in casa. (ironia alla massima potenza)
Ora capisci perché ho paura di vedermi fra 30 anni?
Giustamente ti chiederai cosa c’entrano le mie crisi di panico nei confronti della tecnologia con il tuo studio medico.
Un collegamento lineare te l’ho assicuro c’è.
Una delle frasi che mi sento ripetere spesso durante le consulenze è tipo:
“No guarda, io con la tecnologia sono completamente negato/a. Quindi preferisco fare tutto con le mie mani..”
“Ho provato a farmi aiutare da qualche apparecchiatura ma proprio non riesco a utilizzarla. Non ne capisco niente. Mi fa innervosire e poi finisce che compro il macchinario ma non lo utilizzo più, come mi è già capitato con…”
Queste sono le tipiche frasi che di solito mi sento dire, da chi come me, si sente impacciato e negato con la tecnologia.
E se anche tu molte volte preferisci evitare di utilizzare una tecnologia “solo” per risparmiare la tua salute mentale, non riesci ad immaginare quanto ti capisco!
Si perché so bene cosa vuol dire non riuscire a trovare la chiave di comunicazione con uno strumento tecnologico, peggio ancora se ti serve per lavorare.
Perché la sensazione che ti sovrasta è il sentirti impotente, ed non riuscire ad avere il controllo su uno strumento che ti dovrebbe aiutare è un paradosso.
A cosa mi serve una tecnologia se poi anziché migliorare la situazione per cui l’ho presa, me la peggiora mandando in corto le mie sinapsi?
Non ti dico quante volte mi sono ritrovato sull’orlo di una crisi di nervi solo per aver cercato di capire come funziona una data tecnologia. E ti dico anche che, la tentazione di ricorrere alle maniere forti – come martello / lancio dalla finestra o secchio della spazzatura – è sempre stata la più grande tentazione prima di abbandonarla in un angolo di casa.
Ecco la sincera verità, io non sono un patito di elettronica. Non sono un appassionato di tecnologie, non sono un fan sfegatato di una particolare azienda di smartphone o pc e robe del genere.
Ti dirò di più. Dopo tutte le arrabbiature che ho preso, e il tempo che ho sprecato nel cercare di piegare questi strumenti malefici alla mia volontà, per un certo periodo di tempo, ho persino odiato la tecnologia in tutto e per tutto.
Una reazione comprensibile ad oggi, ma un tempo inconscia per il semplice fatto che mi sentivo totalmente incapace ad utilizzarla.
Considera che io sono sempre in giro per lavoro da anni. Anche se la maggior parte del mio lavoro non è d’ufficio, non mi vedo bene a cercare delle cabine telefoniche per chiamare i clienti e magari dopo ascoltare i loro messaggi sulla mia segreteria telefonica al rientro a casa la sera.
Non mi è sembrata una strategia vincente.
So l’importanza competitiva di utilizzare la tecnologia nel mio -e ormai in qualunque altro- lavoro. Ed oggi più che mai, in un mondo pieno di tecnologia, la differenza nell’essere competitivi o meno sul mercato, è in relazione anche alla qualità degli strumenti tecnologici che abbiamo a nostra disposizione.
E questo in qualsiasi campo. Nessuno escluso!
E se stai pensando a chi potrebbe farne a meno, mi dispiace dirtelo ma, anche il contadino si deve piegare alla tecnologia se vuole sopravvivere. Si perché anche il trattore è una tecnologia. E se non vuole morire di fame insieme al bue, è costretto a lasciar l’aratro per aumentare la produttività con altri strumenti più performanti, se vuole stare sul mercato.
Ed oggi più che mai, non disporre di strumenti tecnologici a supporto del proprio lavoro è cosa più unica che rara. Un handicap del genere nei confronti degli strumenti tecnologici può segnare gravi tacche a sfavore della propria attività, se non peggio, l’impossibilità di lavorare e rovinare di conseguenza la propria vita e quella dei propri cari.
Per capirci, quando parlo di tecnologia in questo post, parlo di tutto. A partire dal telefono fisso, includendo sia l’automobile che il web. Sto facendo un discorso generale che riguarda la tecnologia in toto.
Ora fermiamoci un attimo e rifletti. Sulle ultime tre tecnologie nominate poco fa, puoi farne a meno di qualcuna per il tuo lavoro?
Si? …Quale?…
OK
Forse riesci anche a farne a meno di due?
…diventa difficile vero?
Si perché puoi andare a lavoro utilizzando la bici, dando anche una grossa mano al nostro ecosistema. Ma se fai anche a meno del web vuol dire che ti rimane solo il telefono?!?
E capisci perfettamente che con tutti i canali di comunicazione che ci sono oggi a disposizione, con la comunicazione stessa che è stata stravolta in pochi anni, tu stai facendo affidamento su uno strumento non proprio performante per il tuo lavoro?!?
Detto questo, non significa che muori se usi poca tecnologia oppure che bisogna rinnegare le qualità uniche dell’uomo per affidarci completamente alla tecnologia.
Come la maggior parte delle volte accade, la verità sta nel mezzo!
E cioè, puoi certo far a meno di utilizzare la maggior parte della tecnologia che il mondo oggi ti mette a disposizione, ma non puoi farlo senza considerare le conseguenze.
E si perché siamo esseri sociali, abbiamo bisogno di comunicare o forse per natura siamo costretti a farlo. E’ estremamente importante capire questo passaggio perché l’evoluzione tecnologica ha radicalmente cambiato il modo di comunicare.
E se tu come essere sociale non ti adegui al resto della società, certo non muori -per il momento- ma sicuramente verrai gradualmente escluso dalla società.
E questo processo non è innescato dalla cattiveria delle persone, ma semplicemente dalla scelta di non comunicare come la maggior parte delle persone al giorno d’oggi.
E se nella maggior parte della persone sono compresi i tuoi attuali e i tuoi probabili pazienti, come pensi di non subire le conseguenze del cambiamento della comunicazione?
E questo aspetto non riguarda solo la comunicazione.
Ad esempio, se l’andamento della maggior parte delle persone è rivolto verso trattamenti sempre più veloci, sempre meno invasivi e che rispettino sempre più la propria individualità, come credi che queste persone possano venire attratte nel tuo studio se non offri loro alternative alla chirurgia?
E non uscire fuori la storia del tanto posso fare tutto con le mie mani perché è giunta l’ora di guardarci negli occhi.
Diventa quasi impossibile “vendere” un filler a chi ha paura di un ago. E ce ne sono tanti in Italia.
E’ decisamente più comodo e veloce eliminare le teleangectasie con un’ottima luce pulsata piuttosto che con degli sclerosanti.
Stessa cosa vale per le macchie cutanee. Ci sono diverse tecnologie che possono eliminare macchie importanti anche in una sola seduta e senza lasciare esiti ai pazienti.
Se fai dei lifting chirurgici potrebbe essere molto proficuo per te avvicinare prima le pazienti un po’ più giovani che non sono ancora pronte per un intervento chirurgico, ma sono in target perfetto per apprezzare un lifting non chirurgico con gli ultrasuoni focalizzati ad alta intensità.
E così anche per la rimozione dei tatuaggi, per le infiltrazioni di CO2, per la veicolazione transdermica di principi attivi tramite l’elettroporazione e tanti altri esempi. Ma non è il caso di elencarli.
Grosso modo grazie alla rapida evoluzione tecnologica, le apparecchiature medicali sono sempre più efficaci e performanti al punto che puoi partire a ragionare dal trattamento che più ti chiedono i tuoi pazienti per poi scegliere la tecnologia più appropriata nel tuo caso specifico.
E come lo risolvo il mio astio con la tecnologia?
Semplicemente scegliendo un sistema di tecnologia facile da utilizzare.
Non tutte le apparecchiature sono fatte allo stesso modo, anzi. Le migliori apparecchiature sono quelle che ti consentono di dare una spinta alla tua attività con il loro utilizzo senza possedere una laurea in ingegneria informatica.
La facilità di utilizzo del programma con cui utilizzerai l’apparecchiatura è di fondamentale importanza. E non va sottovalutata!
Devi avere tra le mani una tecnologia veloce e intuitiva nell’utilizzo. Chiaro che serve il corso di formazione. Ma se poi la gestione della tecnologia è complicata ti risulterà comunque difficile il suo utilizzo, complicandoti il lavoro, rendendoti insicuro nell’utilizzo e finendo per accantonarla del tutto.
Perché è così che succede. Non è che non sei allergico alla tecnologia, semplicemente non hai trovato ancora quella che fa per te.
Io ad esempio, come ti dicevo prima, non potendo far a meno -più di altri- della smartphone, dopo averne provati diversi modelli ho scoperto che l’Iphone è quello più semplice da utilizzare.
Non serve che faccio nulla. E’ tutto a portata d’occhio ed estremamente intuibile senza dipendere dall’amico esperto. Condivido documenti, foto, mail in un batter d’occhio e tutto con un gesto.
Veloce, pratico, bello, punto.
Sarà anche moda, ma ci sarà pur qualche altro motivo per cui la Apple da sola possiede gran parte delle quote di mercato mondiale smartphone/pc.
Inoltre se ho un problema c’è l’assistenza sempre presente. Cosa che prima, dovevo pregare di non avere problemi perché altrimenti l’assistenza mi toglieva il cellulare per giorni e settimane.
E per me che sullo smartphone ho praticamente tutto. Mandarlo in assistenza per molto tempo vuol dire che mi viene scombussolato tutto il lavoro, con possibili perdite di dati importanti nei passaggi tra un telefono e l’altro, numeri di telefono, foto, documenti, conversazioni via messaggi, e chi ne ha più ne metta.
Oltre tutto, per avere un’usabilità elevata, la tecnologia all’interno del tuo studio deve anche essere confortevole nell’utilizzo pratico. Cioè avere pochi manipoli in giro che si aggrovigliano tra di loro può causarti solo dei gran mal di testa per la confusione che fanno.
Inoltre molto probabilmente lavorerai in più studi medici, e se acne così non fosse, perché privarti della possibilità di farlo se si acquista un’apparecchiatura non compatta e di facile trasporto?!?
Anche perché, se la volessi affittare a qualche centro o a qualche collega, anche in questo caso perché dovresti limitare le tue possibilità di guadagno?
Concludendo, quello che ti manca non è la predisposizione all’utilizzo della tecnologia, ma la giusta soluzione che ti semplifichi la tua vita lavorativa anziché complicarla.
Hai bisogno di una tecnologia che ti aiuti a massimizzare i tuoi guadagni e risparmiare il tuo tempo. Una tecnologia che sia facile da capire e pratica da maneggiare. Solo così potrai attrarre la stima dei tuoi pazienti e attrarne di nuovi.
Perché solo così avrai a disposizione della tua professionalità, la scelta, in base al trattamento e in base al paziente, di valutare con i criteri di un vero professionista, quale sia il migliore strumento da utilizzare per raggiungere il massimo risultato sul paziente.
Che tu decida di utilizzare una tecnologia o la sola bravura nelle tue mani, quello che conta è che agli occhi del paziente tu hai avuto la possibilità di offrirgli la scelta migliore per lui in quel momento per esaudire in pieno quel suo specifico desiderio.
Può sembrare assurdo, ma i migliori professionisti sono adorati dai loro pazienti e vengono considerati alla stregua di maghi dai super-poteri. E guarda caso, quando una tua paziente estasiata dal fatto che gli hai soddisfatto a pieno una sua richiesta, come pensi che parlerà alle sue amiche di te, e quanto pensi che ci impieghino a chiamarti in studio?
Sarà un caso, ma ad oggi, i migliori professionisti di successo che ho incontrato, integrano sempre la loro attività chirurgica con le migliori tecnologie a disposizione.
E per quanto tu possa pensare di farne a meno, dovresti considerare l’ipotesi che la presenza della tecnologia è ormai onnipresente ed è parte integrante della vita di ognuno di noi.
E proprio perché cresce sempre di più la domanda di interventi meno invasivi e veloci “da pausa pranzo”, è probabile che saranno i tuoi stessi pazienti, che tu oggi consideri fedelissimi, a cercare altrove risposte alle loro esigenze se non riesci a soddisfarle direttamente tu.
Pensa un’attimo ad una tua paziente tipo, la signora Paola. Immaginala mentre è al bar con la sua migliore amica mentre si scambiano pareri sui vari interventi di chirurgia e medicina estetica.
Proprio perché c’è un largo utilizzo di tecnologie negli studi medici, la sua migliore amica gli narra entusiasta di aver risolto l’ inestetismo X dal suo medico, con la tecnologia Y.
E siccome non è cosa poco diffusa, cosa pensi che voglia provare la tua fedele paziente dopo che risente la stessa storia in salsa diversa dalla sua collega, dalla sua vicina o da sua cognata?
Prima che Paola si rivolga ad un’altro medico perché incuriosita da una tecnologia, non è il caso che tu la preceda ed inizi a valutare se inserire un’apparecchiatura medical advice all’interno del tuo studio medico potrebbe portarti dei grandi benefici?
Oppure preferisci aspettare che Paola faccia il primo passo portando con se anche altre tue pazienti?
Ora so che non è una bella cosa quello che ti sto per dire.
So anche che il concetto che ti sto per rivelare mi metterà sotto una cattiva luce per molti professionisti che leggeranno questo articolo.
Ma, se alle tue pazienti è sempre più palese che molti dottori sono dotati di tecnologie di ultima generazione per soddisfare al meglio le loro pazienti, sapranno anche che queste tecnologie sono investimenti considerevoli che il professionista effettua per migliorare il proprio lavoro, giusto?
Detto ciò, come pensi che tu possa essere percepito agli occhi delle tue pazienti se continui a sostenere che lavori solo con le tue mani e che le tecnologie non servono ad ottenere degli risultati decenti?
Chiaro che sei libero di fare la tua scelta è rinnegare la direzione verso cui si sta dirigendo il resto del mondo. A tal proposito ti suggerisco di leggere anche questo articolo qui, ti assicuro che troverai dei buoni spunti di riflessione per migliorare la tua professione.
>> Leggi cos’ha detto C.Darwin sulla chirurgia estetica in 10 punti. <<
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Il più grande compito della civiltà attuale è quello di fare macchine che siano degli schiavi anziché padroni dell’uomo.
(Havelock Ellis)
Michele Colella
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L’efficacia è la misura della verità.