Super ammortamento del 140% per beni strumentali in Medicina Estetica.

Il tempo scorre inesorabilmente, ed in un batter d’occhio è passato un anno…

Il conto alla rovescia comincia a far sentire il peso del continuo ticchettio della lancetta….

 

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Anche se la prefazione è buona per l’argomento, questa volta invece non parleremo dei segni del tempo sulla cute…ma sulle finanze del tuo studio medico!

Si perchè se ancora non lo sai, puoi approfittare del super-ammortamento del 140% sull’acquisizione di nuovi beni strumentali per la tua attività solo fino al 31 Dicembre 2016!

 

Nel corso di questi mesi, da quando è entrato in vigore il super ammortamento del 140% per l’acquisizione di nuovi beni strumentali, quindi dal 15 Ottobre 2015; mi sono reso conto parlando con diversi clienti, che purtroppo questa grande opportunità, di cui ora approfondiremo le caratteristiche, non è ancora conosciuta ma molti.

E questa può essere un’ottima occasione da non farsi scappare!

Si, perché puoi scaricare il 40% in più del valore totale del bene(quindi del 100%) entro il 31 Dicembre 2017.

Ebbene si, La legge legge di Stabilità 2017 ha introdotto agevolazioni e incentivi a favore di imprese ed, ancora più importante, anche a favore dei liberi professionisti.

Da cui cito:

“A differenza dei precedenti incentivi agli investimenti, che erano riservati alle imprese, la nuova maggiorazione delle quote di ammortamento riguarda anche gli acquisti di beni strumentali nuovi effettuati tra il 15 ottobre 2015 e il 31 dicembre 2017 dagli esercenti arti e professioni. I professionisti si differenziano dalle imprese in quanto nell’anno di acquisto del bene la quota di ammortamento non deve essere ridotta alla metà: ciò determinerà un periodo di ammortamento, e di rientro del bonus, più breve.”

Tutto questo, porta un notevole beneficio fiscale a chi ha bisogno investire nella la propria attività.

Consentirà alle strutture sanitarie e anche agli studi medici che investono in beni strumentali di ammortizzare il cespite, ossia, il bene strumentale, al 140% anziché al 100%

In sintesi, per incentivare gli investimenti di nuovi beni strumentali, la legge di Stabilità 2017 ha previsto un super ammortamento per tutti i beni strumentali acquistati fino al 31 dicembre 2017.

Cosa assai più importante, da evidenziare, è che questo maxi-ammortamento non riguarderà solo il poliambulatorio che ha intenzione di ampliare le proprie attività di medicina estetica o sostituire una vecchia tecnologia con una nuova per essere sempre al top dell’avanguardia, ma da la possibilità di acquisire una nuova tecnologia con i medesimi vantaggi anche a qualsiasi studio medico privato.

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L’importanza di promuovere la propria attività di medicina estetica.

Siamo in una società iper-comuncativa!

Siamo letteralmente bombardati da messaggi pubblicitari di ogni tipo, cartelloni, insegne, sms, e-mail, telefonate, banner su tutti i siti, post su faceebook, ect ect…

Solo immaginare la realtà di 15 anni fa, ci sembra un’altra era…e probabilmente, scusa il gioco di parole, ma molto probabilmente lo era.

L’ingresso incessante e continuo di nuove tecnologie, l’accesso a forme di comunicazione libere e gratuite e la globalizzazione, sono stati tutti fattori determinanti per poter affermare che le nostre vite nel giro di pochissimi anni hanno subito una trasformazione tanto stravolgente da poter giustificare l’idea di essere entrati in una nuova era.

Però, per quanto è apparentemente lampante a tutti questo veloce mutamento, tanto è sottovalutato da molti professionisti, titolari di aziende, artigiani, negozianti, e tutti coloro che, vogliano o meno, dipendono dalla vendita dei propri prodotti e/o servizi.

Si ma io punto sulla qualità, sul passa parola e ….vissero tutti felici e contenti!

Scherzi a parte, siamo senz’altro d’accordo che la qualità sia indispensabile per garantire un ottimo acquisto ai nostri clienti/pazienti, ma siamo altrettanto sicuri che tutte le marche più conosciute, in qualunque settore, siano le migliori qualitativamente parlando?

Davvero crediamo che non ci siano una miriade di altre aziende/professionisti che puntano sulla qualità dei loro prodotti/servizi ricercando le materie prime, i materiali, i progetti o i servizi migliori, ma nonostante questo siano quasi completamente sconosciute/i?

Si esistono e sono esistite, e fortunatamente non ho avuto l’esperienza di provare come ci si sente in quella posizione, ma ad intuito, credo che non sia un granché!

E’ triste, ed è dura da accettare per molti nostalgici(me compreso), ma purtroppo non viviamo più come 15/20 anni fa, quando per trovare quello che cercavi dovevi chiedere in giro, non c’era internet, o perlomeno non era alla portata di tutti ma solo per una ristretta cerchia persone, tra cui gli addetti ai lavori e i primi appassionati.

Già nel 2013 una ricerca Eurisko riporta che 2 italiani su 3 sono abituati a cercare informazioni sanitarie e medici sulla rete.

Con la diffusione dei mezzi di condivisione direi che dal 2013 ad oggi l’andamento non è in contro-tendenza!

9 ITALIANI SU 10 CONSIDERANO LE INFORMAZIONI FORNITE DA ALTRI UTENTI AL PARI DI QUELLI DEI CONOSCENTI E QUELLE POSITIVE NE AUMENTANO LA FIDUCIA IN 7 CASI SU 10.

E’ un’interessante ricerca di BrightLocal riporta che oltre l’88% degli utenti web consulta regolarmente i commenti degli altri utenti prima di una scelta e che nel 72% dei casi i commenti positivi ne aumentano la fiducia, arrivando spesso a considerare questi commenti al pari di quelli ottenuti tramite il passaparola di amici e conoscenti.

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Quali sono le differenze tra macchinari elettromedicali ed estetici?

Le apparecchiature non invasive per la medicina estetica sono uguali a quelle delle estetiste… No!

Facciamo prima un po’ di chiarezza..

Perché le persone dovrebbero preferire le apparecchiature elettromedicali nel tuo studio con tutti i centri estetici che ci sono???

Domanda più che legittima, sempre se posta prima di far chiarezza sulla situazione della medicina estetica ad oggi.

Si, è vero, ormai si trovano apparecchiature per estetica in ogni dove e di qualsiasi prezzo. Basti pensare che è facile trovare anche delle radiofrequenze cinesi anche a € 2.000, o peggio ancora apparecchiature per la criolipolisi sempre made in Cina a € 5.000. E la sola idea che un mio paziente possa entrarci dentro, basterebbe a gelarmi il sangue senza nemmeno fare il trattamento di crio!!!

Detto questo, senza affrontare la “pippa del costo” e della qualità, che credo sià già un concetto basilare ogni volta che vogliamo valutare il costo di un prodotto o di un servizio. Andiamo direttamente al sodo della questione.

Anche perchè ritengo che sia del tutto superfluo per chi legge questo articolo, approfondirela pippa del costo e della qualità per via di una sorta di selezione naturale, che induce chi è alla ricerca del prezzo al ribasso e a discapito della qualità, ad abbandonare anche su mio invito queste pagine, in quanto quello che spiego, sarà del tutto incomprensibile ai questi cacciatori del prezzo. In compenso però, saranno ben accetti e fagocitati come lauto pasto dalle dinamiche tritatutto della crisi!

In un mercato così agguerrito e pieno di concorrenza, dove la strategia commerciale del 99,5% di aziende e liberi professionisti sta nel ribassare il prezzo a più non posso, capiamo sin da subito che l’unico strumento che ci può portare ad una lieve distinzione rispetto alla concorrenza, se non si sa cosa fare, è il ribasso del prezzo!

Chiaramente è paragonabile ad una strada cieca, in quanto ostinarsi a gareggiare per il “minor prezzo”, per il più delle volte ci porta in una battaglia già persa in partenza!

Il perché è dettato dal fatto che saremmo sempre sotto “ricatto” di chi, azienda o professionista che sia, una particolare mattina decide di abbassare ancora di una tacca il ribasso dei prezzi per un determinato prodotto e/o servizio . Vedi le aziende cinesi o le cooperative di dentisti, i gruppi di acquisto online, ect. ect.

E’ chiaro che, se gareggiamo nella corsa al ribasso, non abbiamo altro strumento che abbassare il prezzo più della concorrenza.

Ma questo fattore ci insabbia in una fascia di mercato che non cerca altro che il “risparmio” del centesimo!

Allora si che correrai il rischio di rimanere per sempre nella fanghiglia del prezzo al ribasso. In più come se non bastasse, ti ritroverai a lottare per accaparrarti il paziente di scarsa qualità che ti ha scelto solo in base al prezzo, e non potrà mai essere un esigente della qualità, ma solo un cacciatore del prezzo al ribasso!

E’ lo stesso meccanismo che ha portato alla ribalta società come Groupon.

Ti ricordi il gruppo di acquisti online che permetteva di avere all’utente finale dei prezzi scontatissimi su una rete di attività commerciali convenzionate con la stessa, al fine di far entrare gente nuova e fidelizzare nuovi clienti ai commercianti.

Morale della favola??

Le persone che acquistano un prodotto o un servizio solo perchè possono risparmiare dal 30% al 40% rispetto al prezzo medio di mercato, hanno un tasso di conversione molto basso per le attività che ne fanno uso.

Che significa?

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Ľ estetica, come punto di partenza.

“La sensazione estetica può diventare una scienza e l’originalità essere coltivata come una disciplina”.

(Fernando Pessoa) 

Però non siamo tutti d’accordo…

Bisogna ammetterlo, quando si parla di estetica abbiamo un retaggio culturale!

Il piú delle volte, troppi preconcetti legati al “fattore estetico”, ci portano a sottovalutare la questione se non a considerarla in maniera del tutto distorta rispetto a quella che potrebbe essere una visione piú obbiettiva e limpida.

L’idea comune che si ha nella maggior parte delle volte a cui si pensa alla parola “estetica”, è che l’estetica sia un qualcosa di superfluo, qualcosa che non interessa tutti, o per chi storce il naso, meglio ancora, è considerata come qualcosa di superficiale.

Ci vuole un discreto sforzo mentale per vedere oltre la foschia di preconcetti che, in alcune culture più che in altre, aleggiano come banchi di nebbia nella pianura padana!

  • Ma siamo proprio così sicuri che, chi si dedica all’estetica, e per trasposizione alla forma, non dia importanza al contenuto??

Mi viene subito da pensare a come possa essere in contrasto l’immagine di un  Moet et Chandon venduto in comodi e pratici brick salva-freschezza, o meglio ancora se al ristorante venisse servito direttamente da una tazza di terracotta…

Eppure, se ci pensate, la bottiglia è solo un contenitore! Ma allora perchè le bottiglie hanno grossomodo tutte la stessa forma?!

Ma soprattutto, le forme cambiano leggermente solo in base a quello che devono contenere!

Non sarà forse che la forma giustifichi il contenuto?!..ma l’estetica è quel qualcosa che non mi interessa…

Peccato!…perché la situazione non migliora di certo se penso ad una bella tazza di cioccolata calda gustata in una brocca di birra…bleah!

Grecia specchiarsi

Il problema, a mio avviso, che molte volte (anche troppe!), e in tutti i campi, si scambia l’attenzione che si può avere per l’estetica, per una sua stretta discendente, che non ha nulla a che vedere perché di essa ne è solo una egoica distorsione, la vanità!

Da che mondo è mondo ľ uomo (ancor piú la donna!) ha da sempre rincorso il senso di bellezza, la percezione di armonie dovute alla compatibilità di linee,forme e colori, sono tutte frutto della mediazione culturale delľ epoca di riferimento.

La media aritmetica che ne deriva, in un preciso e determinato contesto storico, è la madre creatrice dei famosi canoni di bellezza = percezione estetica.

La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell’acqua scura di quella conchiglia d’argento che chiamiamo luna.
(Oscar Wilde)  

In effetti, tutto ciò che già esiste in natura è semplicemente bello. Il mare, i monti, i fiori, le stelle, il cielo, ect ect ect …siamo circondati dalla bellezza, ed essendo parte di essa, non possiamo fare nulla di buono senza prenderla in considerazione, in ogni più piccola creazione che possiamo pensare.

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